Una lunga, lunghissima vacanza al mare come non capitava da quando studiavo, una vita fa. Due settimane di convivenza con i suoceri, andate molto meglio del previsto. Una Gnoma quasi 4enne bravissima e felice di aria aperta, giochi e amici nuovi ma incredibilmente propensa alle cadute e ai cali di pressione - con notevole spavento mio e anche ambulanza, tanto per farci riconoscere bene.
Una Minignoma in crescita esponenziale, con cui siamo venuti a patti sull'allattamento (seguirà post) e che è sempre più bella e simpatica, (core de mamma), e che ride, chiacchiera e adora la sorella.
E poi lei. Lei che ha deciso che era arrivato il momento di andare via, dopo anni di lenta discesa e settimane di lotta. Lei che ha aspettato che finisse luglio, il mese dei loro compleanno e del loro anniversario di nozze ( 67 anni, incredibile a pensarci). Lei che in una notte di sofferenza ha salutato il marito, compagno di vita, di amore e di odio. Lei che si è spenta davanti a lui e al suo adorato figlio, il suo orgoglio, la sua rivincita su un destino complesso. Lei che chiamava sua mamma, anche se sua mamma non l'ha mai conosciuta, neanche di nome. Lei che non riconosceva più nessuno ma ricordava le filastrocche di bimba. Lei che nonostante tutto non era sola, in quel momento. Lei che il suo funerale in una Roma assolata e azzurra è stato commovente, sentito, intimo e dolce. Lei che ora riposa, lei che ora ognuno di noi la pensa in una preghiera, in uno sguardo al mare, in una foto appesa a un muro. Lei che trova spazio in quel punto del cuore che fa male ma che è anche scrigno dei tesori più preziosi.
Lei che ha fatto in tempo a conoscere due bisnipoti. Lei che lascia un uomo di 96 anni sempre più magro, e con occhi azzurri sempre più stanchi, ma che raccoglie la sua forza di uomo di guerre e rinascite e tra due giorni viene al mare, con figlio e nuora, per una settimana con nipote e bisnipoti, perché la famiglia è questo. È sudore, lacrime, litigi, ma è un braccio che ti sostiene mentre pensi di cadere, è un sorriso quando pensi di mollare, è un brindisi per celebrare chi c'è sempre e comunque, è vita che scorre e passa di generazione in generazione, rendendo il tempo una variabile qualunque, e i momenti insieme le fondamenta su cui costruire tutto.
Lei che adesso popola la mia mente con ricordi sopiti.
Lei che ora troverà finalmente pace dopo una vita nervosa e movimentata.
Lei.
Buon riposo nonna.
