Cappuccio e Cornetto

Cappuccio e Cornetto

7/30/2012

Di detriti, spaventi e fortune. Un sabato in autostrada.

Succede a molti, spesso, ma quando capita a te lo stupore, la paura, l'ansia e il sollievo si rinnovano intatti, come se non sapessi neanche che certe cose possano accadere.
Eravamo in autostrada, tranquilli, di giorno, senza traffico, con le cinture di sicurezze allacciate e la Gnoma ben salda nel suo seggiolino. All'improvviso si sono materializzati davanti a noi dei detriti, pezzi di ferro abbiamo scoperto poi: non abbiamo neanche fatto in tempo a dire "ohdddio" che gli airbag erano già scoppiati, e una gomma già forata. C. ha avuto la lucidità di tenere la macchina, di guardare nello specchietto e di accostare nella piazzola di emergenza che per fortuna era proprio lì. Gli airbag avevano riempito la macchina di fumo e spavento e puzza di bruciato, e le mie orecchie sentivano solo da lontano la voce di C. che diceva "stai tranquilla stai tranquilla stai tranquilla". La mia mano teneva la Gnoma, che sempre per fortuna dormiva, e si è svegliata solo quando la macchina era già ferma. Altre macchine davanti a noi avevano già subito danni, da mezza carrozzeria saltata a gomme bucate. Non è successo nulla, alla fine, l'unico segno tangibile una minuscola botta dell'airbag sul petto di C.
Ma in quei momenti la mente, quando si riprende dalla scarica di adrenalina e quando recepisce che non ci sono emergenze, comincia a ragionare alla velocità della luce, a ritmo di "se solo...". La complessità delle circostanze che portano a non farsi niente o a farsi molto molto male sulla base di una frazione di secondo e della diversa collocazione nello spazio e nel tempo di dettagli infinitesimali mi lascia ogni volta senza parole. Non riesco a credere che possa essere solo una somma di eventualità fisiche e casuali, anche se a volte sarebbe più facile crederlo perché al mondo succedono cose talmente senza senso che pensare che siano parte di un qualcosa le rende ancora più dolorose.
Però sono, e siamo felici, di essere tutti interi. Di aver avuto dalla nostra parte la lucidità di C. e il suo istinto di protezione, e anche la mano di Dio, del Fato, del Destino, del Karma, di quello che volete voi, comunque voi lo chiamiate. Siamo felici di aver avuto la forza e la capacità di non spaventare la Gnoma, di raccontarle quello che succedeva e trasformarlo in avventura: la gita sul carro attrezzi giallo, l'aperitivo a the freddo, limonata e patatine nel piazzale del soccorso stradale, circondati da macchine con tanta o poca bua (bruciate, incidentate, da buttar via), la cena in autogrill con i nonni che ci sono venuti a recuperare. Siamo felici di dover solo pensare a come organizzarci senza macchina, e di poter essere qui a raccontarlo, pensando solo a come fare in modo che la mente non produca ansie eccessive o pensieri troppo foschi.

Abbiamo però imparato alcune cose: usatele sempre, quelle cinture di sicurezza, anche solo per un metro, e vi prego vi prego vi prego, legate sempre i bimbi nei loro seggiolini. Se vedete dei detriti o cose strane in autostrada, anche se li schivate pensate a chi viene dopo e avvisate qualcuno, il 112 o chi volete voi. 
Non possiamo controllare quello che succede, ma minimizzare i danni e i pericoli quello si.

7/27/2012

Shopping @ zara.com

Non è che voglio fare pubblicità così, tanto per fare. Che poi voglio dire, Zara non ha bisogno di pubblicità, è come l'Ikea, il minimo comun denominatore per i 3/4 del mondo occidentale.
Detto questo, mi immagino gli uffici dell'e-commerce di Zara. I ragazzi e le ragazze che ci lavorano e ci ragionano, che passano ore su schemi, palinsesti, aggiornamenti e scelte di fotografie. Ecco io a loro glielo vorrei proprio dire, che sono bravissimi. Che hanno un e-commerce invidiabile, funzionale, accattivante, semplice. Bravi!
Io non sono tanto da acquisti on line. Mi piace toccare, scegliere, cambiare idea o abbandonarmi ad atti compulsivi. Non mi piace dover incastrare gli orari del custode con il corriere, tanto meno farmi arrivare in ufficio pacchi di fatti miei. Ecco, stavolta è stato diverso. Perché sono arrivata sul sito per dare un'occhiata ai saldi, in due secondi ero iscritta e in cinque minuti avevo fatto l'ordine. Le cose di Zara le conosco bene, le prendo da anni, sia come qualità che come taglie, quindi non mi preoccupava a cosa andavo incontro. Se per caso poi non va bene quello che compri, non sei obbligato a cambiare: ti restituiscono i soldi. E mi hanno dato una possibilità in più: il ritiro in negozio. Tu compri on line, paghi on line, e ritiri nel negozio che ti è più comodo, senza dover fare fila in cassa. Ho adorato!!! Ordine passato venerdì pomeriggio, ordine arrivato e ritirato giovedì, in perfette condizioni, bellissimo packaging e senza errori. Tutti pezzi in saldo che nel mio negozio solito non avrei trovato. Insomma un'esperienza perfetta, di vero shopping terapeutico e zero sbattimenti.
Quindi ribadisco: bravi a tutti quelli che ci lavorano e che rendono questa macchina una pericolosissima tentazione!!!!


Maglietta per la Gnoma

7/24/2012

Sonno.

Succede, che in un martedì di fine luglio ti si aprono gli occhi alle cinque e mezzo e non ti si chiudono più. Che ti maledici, perché dopo mesi e mesi di risvegli gnomici ora come non mai sai apprezzare la meraviglia di notti di sonno. Ma niente, la luce filtra dalle tapparelle, dalla strada si sentono i rumori delle macchine, dal tuo cervello emergono indisturbati e ben svegli pensieri di cose da fare, scadenze, impegni, desideri e propositi. Provi ad andare sul divano, a sistemare il lenzuolino della Gnoma, a contare le pecore e a concentrarti sul tuo respiro come anni di yoga adolescenziale ti hanno insegnato ma lo capisci subito che non va.
E quindi aspetto che arrivino le 7, che la sveglia suoni, che i baci del buongiorno arrivino e il caffè accarezzi i neuroni con il suo profumo. Dalla radio canzoncine estive rallegrano l'umore (vedi sotto), ti vesti, prepari la Gnoma, esci. Tieni duro e assumi un aspetto dignitoso, arrivi in ufficio, sistemi le prime cose da fare, ti prendi un cappuccino e dopo un po' anche un decaffeinato. Ma niente. Piano piano passano le ore e ti senti la faccia che ti si crepa, i pensieri che si afflosciano come un soufflé venuto male, l'energia che fa le valigie e trasloca altrove.
Quindi, calcolando che non è neanche mezzogiorno, la domanda è: come fare? Come superare il pranzo e il pomeriggio e rantolare a casa mantenendo un minimo di dignità fino all'ora in cui sverrò sul letto?? Consigli sono bene accetti, anche sberlette e bevande energizzanti se necessario.

E' che arrivo sempre a fine luglio consumando i gomiti, strisciando e scavando per tirare fuori le forze residue, il rush finale prima di 3 settimane di meravigliosa, agognata, meritata decompressione - quindi basta una sveglia come quella di oggi a far vacillare il mio equilibrio.
Per fortuna in ufficio sono tutti impegnati a puntare dita gli uni contro gli altri, che non si accorgono del mio stato catatonico. Son fortune.


mi rimane in testa. almeno se canticchio sto sveglia!

7/20/2012

Il mondo gnomico: vocabolario

Succede così, più o meno. Un giorno non sai come far passare le ore che trascorri con quell'esserino lattovoro completamente dipendente da te e completamente non interattivo, poi dopo qualche notte insonne, qualche ruga in più, molte scoperte su come ti si può rendere felice con un sorriso o un mamma, dopo relativamente poco insomma ti trovi a fare interminabili discussioni con una personcina di 100 cm circa molto lucida e molto intelligente. Cerco di tener traccia delle perle che ci regala ma sono talmente tante che non faccio in tempo ad appuntarne una che è già superata da quella successiva. Qualche esempio, che a me commuove, stupisce, diverte, emoziona, spaventa, incuriosisce quanto e come cresce. Lei, e il mio amore per lei. - mamma, vojo la pasta con le gongole. - amore la pasta con le vongole non la fanno qui, mi dispiace! - e perrrrcheeeeee? - amore è una pizzeria questa, fanno solo pizza. - no mamma ti sbagli. Questa è anche una PASTERIA. - amore vieni ad assaggiare questo formaggio! - buono! - sai come si chiama? Provola! - eh si. Provola. Peccchè si prova. - mamma perché il nonno di I. è in cielo? ( ndr, il nonno di I. è in cielo da un mese abbondante) - eh amore succede. Quando le persone hanno tanti tanti anni e sono un po' malate chiudono gli occhi e vanno in cielo, così da li ci proteggono. - Mh. E chi lo ha accompagnato, in cielo?? Ndr: urge elaborare risposta semplice ed esaustiva ai grandi problemi della vita. Non è che per caso avete qualche suggerimento???

7/18/2012

La Mia Prima Nonabox!


Interno giorno.
Famiglia in partenza, valigie chiuse, tapparelle abbassate. C. inizia a scendere con la Gnoma, che arriva il taxi per andare in aeroporto. Sto per chiudere la borsa quando dalle scale sento “c’è un pacco per tee..”… 
Non ci posso credere!! Proprio ora?!? Ora che devo uscire?? Sarà lei??
Saltello per le scale come un’adolescente in attesa dell’invito alla festa dell’anno e si… è proprio lei… la mia Prima Nonabox!!!!! 







La scarto con avidità mentre sento l’orologio che ticchetta… Packaging perfetto, invitante, delicato.. Razionalizzo abbastanza per fare qualche foto e per capire che alcune cose sono decisamente non adatte all'età gnomica e arraffo quello che sono sicura mi sarà utile per il viaggio, un invitantissimo, bioissimo e carinissimo succo di mela.
L’ho tirato fuori in volo, effetto sorpresa, utile anche per combattere il mal d’orecchio del decollo, e la Gnoma ha gradito talmente tanto che ho dovuto metterci dentro dell’acqua perché ne voleva ancola, ancola e ancola! (non sto a raccontarvi l’impresa di far entrare dell’acqua nel minuscolo foro del contenitore del succo. Praticamente ho lavato l’aereo!)



Tornata a casa ho fatto passare i due giorni di febbre e mi sono poi dedicata all’esame attento di questa box deliziosa.
Se ripenso alle prime settimane a casa con la Gnoma in versione mini, sono sicura che una cosa del genere, così curata e con prodotti così selezionati avrebbe di molto alleggerito sia il baby blues che il panico da cosamiservenonhonientediadattosonosola. Adesso in effetti sono un po’ fuori tempo massimo, all’alba dei tre anni mi servirebbe una Nonabox che se fosse secondo i miei criteri, sarebbe piena di libricini, vestiti adatti a crescite lampo e cene bio autocucinanti, e che se fosse secondo i criteri della Gnoma sarebbe piena di gelati, caramelle e giochi da fare in spiaggia.
Sono sicura che però sarà il mio regalo preferito alle future mamme, e che presto lo inserirò nel mio Mommypedia (a cui in silenzio continuo a pensare e di cui riparlerò, ndr!), anche perché la passione e l’entusiasmo che sono dietro a questo progetto sono contagiosi, e sono secondo me il migliore augurio ad una mamma e ad un bimbo/a appena nato/a. Brave ragazze!! 






7/17/2012

Dicevamo...



E se prima non c’ero, adesso arrivo tutta insieme. Che le mezze misure non vanno di moda da queste parti.

Giusto per ricapitolare: 



  • Una settimana di Sardegna, meravigliosa. Acqua cristallina, sabbia fine, cielo terso, cibo ottimo, vento fresco. La Gnoma nuotatrice, i canti degli uccelli, i gechi e le zanzare. Il gelato alla ricotta, la testa leggera, la crema da spalmare e i capelli lucenti di salsedine.

  •    Il giorno del rientro, implacabile, la febbre gnomica, senza un vero perché e per come. Due giorni a casa, tanto riposo, molte coccole e infiniti glattini e via, lei come nuova.
  •     A due giorni dalla sua, altrettanto implacabile, la mia febbre. Che su di lei i virus vanno in punta di piedi, poi arrivano dalle mie parti, montano sul carrarmato e ingranano la quarta. Devastata da un mal di testa atroce, mi sono recuperata solo grazie ad una giornata io, il divano e il telecomando di Sky. Niente, come Sky, può rimettere in sesto una mamma lavoratrice alla fine di un caotico, stressante, intenso anno lavorativo.

  • In ufficio nessuna nuova, buona nuova. Come cerca di insegnarmi C., mi ammanto ogni mattina di un luccicante muro di gomma e tento l’operazione scivolamiaddosso e specchioriflesso. Intanto conto i giorni alle prossime vacanze, quelle vere, quelle lunghe, quelle che sogni da mesi.


Questo più o meno quello che è successo.
Nel frattempo è arrivata a casa una splendida NonaBox a cui dedicherò post a breve.
Nel frattempo la Gnoma fa dei discorsi che mi lasciano senza parole e senza fiato, e anche lì in arrivo post.
Nel frattempo continuo ad innaffiare silenziosamente piccoli sogni nascosti, sperando di poter portare presto qualche fiore alla luce del sole
.

7/05/2012

Grazie

Grazie a chi ha commentato il post precedente. Che tutta questa solidarietà e comprensione e sostegno non hanno volti, magari, ma di sicuro forza e valore.
Grazie all'estate e al mare, che colorano pelle e pensieri, rischiarano occhi e umori e rallegrano grandi e gnomi.
Grazie al mare di Villasimius, che è un gioiello turchese incastonato tra ali di verde brillante.
Grazie al profumo di pini, che ricorda estati passate in case lontane con dolcezza, come una carezza.
Grazie a C. che esce sempre dalla sua comfort zone per portarci nei posti più belli, anche se scomodi.
Grazie alla Gnoma, che si entusiasma, nuota, canta e cresce e che dà senso a qualsiasi cosa.
Grazie alle prime ore del pomeriggio, calde e silenziose, che sono un rifugio sicuro e una promessa da mantenere.
Grazie al destino anche quando non esaudisce i miei desideri, perché da questo posto meraviglioso posso pensare e credere che tutto ha un senso e che i miei desideri troveranno comunque la loro strada, prima o poi.
E grazie anche a quella parte di me che oggi non mi fa chiudere gli occhi e mi fa trovare il tempo per ringraziare.
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